http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_05/mosche_stipide_longeve_0e8f4022-32df-11dd-83ed-00144f02aabc.shtml
L'energia per sviluppare un cervello più attivo sottrarrebbe energia al resto dell'organismo
LOSANNA (Svizzera) - Non spremerti le meningi e vivrai fino a cent'anni: questo è quanto, in un certo senso, suggerisce un gruppo di ricercatori dell'Università di Losanna, che ha studiato il comportamento di uno dei parassiti più molesti e pericolosi in circolazione - le mosche. «Quanto più è assente l'attività cerebrale in questi insetti, tanto più è lunga la loro aspettativa di vita." In altre parole: le mosche "stupide" vivono più di quelle "intelligenti"».
RICERCA - Sono furbe, sono veloci, ma pure molto fastidiose. Se abbiano anche un minimo di raziocinio è stato osservato ora da un team di ricercatori svizzeri. Gli scienziati di biologia e evoluzione Tadeusz Kawecki e Joep Burger dell'ateneo vodese hanno accertato «la correlazione negativa fra il miglioramento delle capacità di apprendimento e di memorizzazione della mosca e la sua longevità". In pratica, "un cervello attivo fa invecchiare più velocemente le mosche", scrivono gli studiosi elvetici sulla rivista scientifica "Evolution"».
DUE GRUPPI DI MOSCHE - Questo può essere spiegato con l'energia che il cervello consuma, dice la ricerca. Per l'esperimento sono stati osservati nel terrotorio di Basilea due gruppi distinti di questa specie. Il primo gruppo non è stato sottoposto ad alcuna sollecitazione, ed ha quindi continuato a vivere normalmente. Agli insetti del secondo gruppo i ricercatori hanno insegnato ad associare un odore di cibo ad un sapore - piacevole o meno -, come pure a collegare uno shock o delle sollecitazioni in laboratorio ad una fragranza precisa. Ebbene, i ricercatori hanno ottenuto - dopo 30-40 generazioni - mosche in grado di «apprendere» e con una memoria migliore dei loro antenati. Vivono però meno delle colleghe "normali". Quest'ultime sono sopravvissute in media 80 giorni, senza aver fatto granchè. Quelle «intelligenti», invece, sono arrivate in media soltanto a 50 fino a 60 giorni di vita. Lo studio «Learning Ability and Longevity: A Symmetrical Evolutionary Trade-off in Drosophila» è stato effettuato sulle mosche drosofile, appartenenti all'Ordine dei Ditteri.
«ENERGIA CELEBRALE» - «Un'attività più intensa del cervello di questi insetti - rilevano infine gli scienziati - è pagata in termini di energia vitale». Questo fattore spiegherebbe perché le mosche e la maggior parte degli altri animali non siano cioè tentati di sviluppare le loro facoltà neuronali. Un suggerimento: non cercate di imitare le mosche, con gli umani non è detto che vada allo stesso modo. Meglio cercare di essere intelligenti, visto che molti studi indicano che un cervello attivo e ben irrorato aumenta la probabilità di stare meglio in età avanzata.
L'energia per sviluppare un cervello più attivo sottrarrebbe energia al resto dell'organismo
LOSANNA (Svizzera) - Non spremerti le meningi e vivrai fino a cent'anni: questo è quanto, in un certo senso, suggerisce un gruppo di ricercatori dell'Università di Losanna, che ha studiato il comportamento di uno dei parassiti più molesti e pericolosi in circolazione - le mosche. «Quanto più è assente l'attività cerebrale in questi insetti, tanto più è lunga la loro aspettativa di vita." In altre parole: le mosche "stupide" vivono più di quelle "intelligenti"».
RICERCA - Sono furbe, sono veloci, ma pure molto fastidiose. Se abbiano anche un minimo di raziocinio è stato osservato ora da un team di ricercatori svizzeri. Gli scienziati di biologia e evoluzione Tadeusz Kawecki e Joep Burger dell'ateneo vodese hanno accertato «la correlazione negativa fra il miglioramento delle capacità di apprendimento e di memorizzazione della mosca e la sua longevità". In pratica, "un cervello attivo fa invecchiare più velocemente le mosche", scrivono gli studiosi elvetici sulla rivista scientifica "Evolution"».
DUE GRUPPI DI MOSCHE - Questo può essere spiegato con l'energia che il cervello consuma, dice la ricerca. Per l'esperimento sono stati osservati nel terrotorio di Basilea due gruppi distinti di questa specie. Il primo gruppo non è stato sottoposto ad alcuna sollecitazione, ed ha quindi continuato a vivere normalmente. Agli insetti del secondo gruppo i ricercatori hanno insegnato ad associare un odore di cibo ad un sapore - piacevole o meno -, come pure a collegare uno shock o delle sollecitazioni in laboratorio ad una fragranza precisa. Ebbene, i ricercatori hanno ottenuto - dopo 30-40 generazioni - mosche in grado di «apprendere» e con una memoria migliore dei loro antenati. Vivono però meno delle colleghe "normali". Quest'ultime sono sopravvissute in media 80 giorni, senza aver fatto granchè. Quelle «intelligenti», invece, sono arrivate in media soltanto a 50 fino a 60 giorni di vita. Lo studio «Learning Ability and Longevity: A Symmetrical Evolutionary Trade-off in Drosophila» è stato effettuato sulle mosche drosofile, appartenenti all'Ordine dei Ditteri.
«ENERGIA CELEBRALE» - «Un'attività più intensa del cervello di questi insetti - rilevano infine gli scienziati - è pagata in termini di energia vitale». Questo fattore spiegherebbe perché le mosche e la maggior parte degli altri animali non siano cioè tentati di sviluppare le loro facoltà neuronali. Un suggerimento: non cercate di imitare le mosche, con gli umani non è detto che vada allo stesso modo. Meglio cercare di essere intelligenti, visto che molti studi indicano che un cervello attivo e ben irrorato aumenta la probabilità di stare meglio in età avanzata.
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