giovedì 19 giugno 2008

Creata in laboratorio un'erba antigas




Le mucche producono 80 milioni di tonnellate all'anno

Secondo i ricercatori australiani che l'hanno realizzata è in grado di ridurre il metano prodotto dai bovini

Il metano prodotto dalla decomposizione di sostanze organiche nello stomaco dei bovini potrà essere abbattuto della metà. Le emissioni gassose, è ben noto, accompagnano il metabolismo di qualunque essere vivente. Ma pare che le mucche e gli altri sempre più numerosi animali da allevamento stiano esagerando: attraverso rutti e flatulenze sono arrivati a scaraventare nell’atmosfera qualcosa come 80 milioni di tonnellate all’anno di metano. Sarebbe solo una divertente curiosità se il metano non fosse un potente gas a effetto serra, in grado di accrescere il riscaldamento del nostro pianeta e di alterare il clima. Insomma: più popolazione, più allevamenti, più metano, più caldo, più disastri climatici.
LA NUOVA ERBA CREATA IN LABORATORIO - Per spezzare questo cerchio, i ricercatori della Gramina, un’industria biotecnologica australiana, hanno annunciato di avere creato in laboratorio un nuovo tipo di erba che ridurrebbe fino al 50% i pericolosi effluvi. Il meccanismo di produzione dell’erba antigas è, ovviamente, coperto da segreto industriale; tuttavia si sa che, una volta nello stomaco del bovino, essa riduce l’attività batterica che causa la decomposizione delle sostanze organiche e l’abbondante formazione del gas. «A contatto con un allevamento di bovini, anche se non sentite i classici ruttini, è possibile rendersi conto che l’emissione di metano è continua. Questa erba, agendo sugli enzimi, la limita», assicura David Beever, un ricercatore esperto in nutrizione del bestiame. Poiché in alcuni Paesi si progetta di tassare gli allevamenti metano-emittenti, se l’erba si dovesse rivelare efficace, avrebbe un mercato assicurato.

I DANNI DEL METANO - Fra tutti i gas serra messi al bando dal Protocollo di Kyoto, il metano occupa il secondo posto, per abbondanza, dopo l’anidride carbonica. Tuttavia esso ha un potere riscaldante una ventina di volte più alto e quindi il suo ulteriore aumento è temuto perché farebbe accrescere sostanzialmente l’effetto serra. Le fonti di emissione del metano create dalle attività umane, oltre agli allevamenti, sono le discariche, le risaie e l'estrazione di idrocarburi. Gli esperti in calcolo dell’impatto climatico fanno anche notare che solitamente gli ambientalisti prendono di mira l’energia, le industrie e i trasporti come maggiori responsabili dell’effetto serra. Ma, anche la zootecnia ha pesanti responsabilità: a parte la nocività dei gas delle mucche, bisogna sapere che mangiare una bistecca equivale a percorrere una cinquantina di km con un’automobile di media cilindrata!

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