martedì 17 giugno 2008

Cinders, la prima maialina con gli stivali





Vive nella fattoria di Debbie e Andrew Keeble, a Thirsk, nel North Yorkshire

Ha sempre mostrato una vera e propria avversione peril fango e così i suoi 'genitori' umani sono corsi ai ripari


LONDRA - Dopo il Gatto con gli stivali, è la volta del «maialino con gli stivali». Anzi, maialina, perché la protagonista della storia, che non è una fiaba ma lo sembra tutta, si chiama Cinders (proprio come Cenerentola) e al posto delle scarpette di vetro calza, in realtà, quattro mini-stivaletti di gomma che un tempo fungevano da portapenne sulla scrivania dei suoi proprietari (una coppia di allevatori di maiali di Thirsk, nel North Yorkshire) e che oggi le permettono di sguazzare nel fango come fanno gli altri sei fratelli e sorelle.
La maialina con gli stivali NIENTE SALSICCE - A differenza dei propri simili, infatti, fin dal suo arrivo nella fattoria di Debbie e Andrew Keeble la piccola Cinders ha sempre mostrato una vera e propria avversione per il fango e l’idea di sporcarsi le zampine non l’affascinava minimamente, tanto che, mentre i fratelli si inzaccheravano alla più non posso, lei restava a guardarli con un misto di agitazione e disgusto. È probabile che la maialina soffra di misofobia (ovvero, la paura patologia del contatto con la sporcizia), per battere la quale si è pensato di ricorrere allo stratagemma dei mini-stivali verdi di gomma, che Cinders indossa con gioia ogni mattina, prima di fiondarsi in mezzo al fango insieme con i fratelli. Fortunatamente per lei, come racconta il
«Daily Mail», la maialina non diventerà una delle salsicce per le quali i Keeble hanno vinto numerosi premi in passato, visto che oggi si limitano all’allevamento e basta. Anzi, sarà addirittura la testimonial di una campagna a sostegno delle difficoltà degli allevatori di suini.

I PORTAMATITE - «Cinque settimane fa, quando Cinders è nata – ha raccontato la signora Debbie – il suo comportamento ci aveva lasciato sconcertati, perché sembrava che non volesse allontanarsi dalla madre, mentre gli altri fratelli erano già in giro a esplorare. Poi, però, ci siamo accorti che se la mettevamo in una zona pulita, lei camminava tranquillamente». Il problema era, dunque, il fango. «A quel punto – ha proseguito il marito Andrew – ci siamo detti: "ok, perché non metterle ai piedi un paio di stivali?". Così, ci siamo ricordati dei quattro portamatite che avevamo in ufficio, fatti a stivaletti di gomma, e glieli abbiamo infilati. Non ho idea di quello che succederà quando Cinders diventerà più grande. L’unica speranza è che superi la sua fobia prima di aver bisogno di un nuovo paio di stivali».
Simona Marchetti


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