Scoperto un bunker a Palermo nel quartier Zen
PALERMO - Aria condizionata, lettore dvd, un comodo divano: era arredato di tutto punto il bunker, rigorosamente abusivo, ricavato da Antonino Grimaldi, pregiudicato di 29 anni arrestato dalla polizia a Palermo, in uno dei padiglioni del quartiere Zen 2, feudo dei capimafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo, ora detenuti. All'interno del bunker sotterraneo era stato realizzato un poligono di tiro. Nella stanza, ampia circa 20 metri quadrati, sono state trovate, oltre alle munizioni, 100 dosi di cocaina confezionata per la vendita per un valore di 10mila euro e 7000 euro in contanti. Secondo gli inquirenti, il locale avrebbe ospitato latitanti di mafia che potrebbero essere riusciti a sfuggire alla cattura. Il poligono di tiro, ricavato a 10 metri di profondità, lungo una decina di metri, veniva utilizzato secondo gli investigatori per testare le armi. Sulle pareti c'erano buchi di proiettili e a terra bossoli esplosi da pistole di diverso calibro, dalla 22 alla 9x21. Il locale, a cui si accedeva attraverso una rete di cunicoli collegati al bunker, era completamente insonorizzato. Al rifugio gli agenti del commissariato San Lorenzo sono giunti seguendo le tracce di Grimaldi, pregiudicato con precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e per reati contro il patrimonio. Gli agenti hanno atteso il weekend, momento in cui gli spacciatori si riforniscono di stupefacenti, e hanno organizzato un blitz nella sua abitazione. Durante la perquisizione è stato scoperto il passaggio segreto che portava al locale, cui si accedeva attraverso gli scantinati di uno dei tanti palazzoni del rione popolare palermitano. Nell'appartamento è stata trovata anche la chiave: l'ingresso al rifugio era impossibile per gli estranei che dovevano superare prima un cancello azionabile solo attraverso un telecomando e poi una porta blindata.
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